Mou "Se vinco col Chelsea non esulto"

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  1. DanielWazza94
     
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    Mourinho "Perché esultare quando non si è vinto ancora niente?". Il tecnico portoghese, oltre che per sportività o scaramanzia, non vuole esultare anche per questioni di affetto nei confronti dei Blues, cui ha dato tanto e che tanto gli hanno dato

    Zeru esultanze: Mourinho potrà anche battere il Chelsea in Champions League, ma sicuramente non batterà ciglio. Il tecnico nerazzurro ha infatti rilasciato un'intervista al Sunday Mirror, in cui rivela qual è il comportamento che terrà contro i Blues in caso di vittoria.

    Penso che i fatti parlino più delle parole - si legge sul sito internet del giornale britannico - e io non ho niente da dimostrare: perché dovrei festeggiare il successo in una partita quando non si è ancora vinto niente?".
    non è solo la certezza di non aver ancora vinto niente a frenare il portoghese, ma di mezzo c'è anche il profondo affetto che lo lega alla sua ex squadra. "Io sono parte della storia del Chelsea così come loro sono parte di me. Quando arrivai in Inghilterra - commenta - la gente si chiedeva chi fossi, ma poi hanno mutato atteggiamento quando ho detto che ero lì per conquistare dei trofei e ho mantenuto le promesse fatte".

    Nel futuro dello Special One sembra ancora esserci il colore blu: "E' un posto sempre speciale per me, in cui ritornare un giorno; ma quando dico un giorno, non sto dicendo quando".

    Poi si passa a parlare del calcio giocato e della sfida imminente che vedrà i nerazzurri opposti alla squadra di Carlo Ancelotti. "Conosco bene il Chelsea - ammette - quindi, non è una gara così difficile da preparare per me. In genere, sono meticolosissimo, ma da quando ho lasciato il club nulla è cambiato. Non penso che il Chelsea abbia paura dell'Inter e, del resto, nemmeno noi abbiamo paura di loro. Forse rispetto".

    La nostalgia, comunque si fa sentire, e benché il campionato italiano sia "più competitivo di quello inglese, perché il divario fra le squadre di vertice e quelle dietro non è così ampio, a meno che tu non sia italiano non vieni considerato meritevole di stare qui. In Inghilterra, invece, c' è rispetto per gli allenatori stranieri ed è questo il motivo per cui ero più felice là".

    Sembra abbastanza chiaro, dunque: Mourinho prima o poi, tornerà a Londra da allenatore. Ancelotti permettendo. Prima, però, ci tornerà da sfidante: la prima sfida è a San Siro, ma il 16 marzo ci sarà il ritorno allo stamford Bridge.
     
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0 replies since 21/2/2010, 19:20   27 views
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